COMITATO PER IL SI NEI 2 REFERENDUM ABROGATIVI RELATIVI ALLA LEGGE 6 MAGGIO 2015 N°52 (Italicum), sede in Roma Corso d’Italia 97 c/o studio Adami.
Si è costituito a Roma il Comitato per il SI nei 2 referendum abrogativi relativi alla legge 6/5/2015 n° 52 (Italicum). Il Comitato ha l’obiettivo di portare avanti nei prossimi mesi la campagna referendaria iniziata con la presentazione il 10 dicembre scorso in Corte di Cassazione di due quesiti di abrogazione parziale della legge 52/2015 (Italicum). Il primo quesito è sul voto bloccato ai capilista e le candidature plurime; il secondo è sul premio di maggioranza e il ballottaggio senza soglia. Sono i due meccanismi che stravolgono i principi costituzionali del voto libero e uguale e della rappresentanza democratica, il cui carattere fondante per la democrazia la Corte costituzionale aveva già sottolineato nella dichiarazione di illegittimità del Porcellum con la sentenza n. 1/2014.
Ci siamo!
Incontriamoci a Roma dal 19 al 21 febbraio.
E' il tempo di cambiare, di mettersi in gioco senza paura.
La convocazione non ha firme, né proprietari. E' di tutti quelli che vogliono cambiare tutto e che non si arrendono. Come la Sinistra che vogliamo.
Usiamolo liberamente, copiamolo, condividiamolo, diffondiamolo.
Incontriamoci
Incontriamoci il 19, 20 e 21 febbraio a Roma per ridare senso alla parola “politica” come strumento utile a cambiare concretamente le nostre vite. Incontriamoci per organizzarci e costruire un nuovo soggetto politico, uno spazio aperto, democratico, autonomo.
Non è un annuncio. È una proposta.
Non sarà un evento cui assistere da spettatori.
Intervento audio di Roberto Saviano
Roberto Saviano pubblicato su Il Post 11 dicembre 2015
Molti si sono preoccupati di dare ampia pubblicità agli impegni del Ministro Boschi nella giornata in cui il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto che ha salvato dal fallimento anche la Banca della quale il padre è vicepresidente. Molti hanno sentito la necessità di dare ampio spazio all’alibi del Ministro che, salvata la forma, ritiene di aver risolto la questione sul piano politico. Ma non è così.
di Bruno Ceccarelli
All’indomani dei risultati del primo turno delle elezioni regionali francesi, i commenti della destra nel nostro paese, a partire da Salvini, sono scoppiettanti. A sinistra si avverte un mutismo che denota disorientamento e la presa di distanza dall’avvenimento. A loro volta i media, in sintesi e con analisi spicciola, avvertono che l’Isis spinge a destra la Francia e l’Europa.
Roma 20 novembre 2015
Questa lettera che il prof. Alessandro Pace ha inviato a tutti i Deputati nella veste di Presidente del neocostituito Comitato per il No nel referendum costituzionale è stata trasformata in petizione che vi invitiamo a firmare https://www.change.org/p/ai-deputati-le-ragioni-del-no
COMITATO PER IL NO NEL REFERENDUM COSTITUZIONALE SULLA LEGGE RENZI-BOSCHI
Roma, 16 novembre 2015
Appello ai presidenti della Camera e del Senato e ai deputati e ai senatori della Repubblica per la sospensione della discussione sulla riforma costituzionale Renzi-Boschi
In un tornante della storia, quale si va profilando in conseguenza della mattanza occorsa il 13 novembre a Parigi per opera di seguaci del Daesh, il Direttivo del Comitato per il No al referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi, chiede al Presidente della Camera dei deputati e ai Presidenti dei gruppi parlamentari di rinviare a data da destinarsi la discussione, già fissata per il prossimo 20 novembre, davanti alla Camera dei deputati, per l’approvazione, in prima deliberazione, del d.d.l. cost. n. 2613-B.
di Marina Boscaino pubblicato su Micromedia 11 novembre 2015
Proviamo per un attimo ad immaginare cosa direbbe ad esempio Piero Calamandrei se sapesse che l’orientamento per i ragazzi delle scuole medie che devono iscriversi alla scuola secondaria di secondo grado si svolge in un centro commerciale. Siamo a Roma, quartiere Eur.
Coalizione Sociale - Appello nazionale
21 NOVEMBRE IN PIAZZA A ROMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
La coalizione sociale scende in piazza e riconosce nel 21 novembre una necessaria giornata di mobilitazione.
La legge di stabilità presentata dal governo, lungi dall’aver dato delle risposte, si è espressa in piena continuità con tutti i provvedimenti precedenti: dal Jobs Act, allo Sblocca Italia, alla Buona Scuola, alla privatizzazione dei beni comuni e alle riforme costituzionali.