Pubblichiamo il documento sul processo unitario a sinistra che è stato elaborato e condiviso da Act!, Altra Europa con Tsipras, Futuro a Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Possibile, Sinistra Ecologia Libertà. Alle riunioni del tavolo hanno partecipato Sergio Cofferati e Andrea Ranieri.
1. NOI CI SIAMO, LANCIAMO LA SFIDA
Riteniamo non solo necessario ma non più procrastinabile avviare ORA il processo costituente di un soggetto politico di sinistra innovativo, unitario, plurale, inclusivo, aperto alle energie e ai conflitti dei movimenti dei lavoratori e delle lavoratrici, dei movimenti sociali, dell’ambientalismo, dei movimenti delle donne, dei diritti civili, della cittadinanza attiva, del cattolicesimo sociale.
seminario promosso da Ars, Crs, Transform, venerdì 20 novembre 2015 sala Fredda via Buonarroti 12 Roma
L' Europa e' attraversata da una crisi profonda. I "5 Presidenti" avanzano le loro proposte. E' possibile una vera discussione partecipata che coinvolga istituzioni, soggetti politici e sociali, opinione pubblica? Può esserci una proposta alternativa a livello europeo che leghi democrazia e questione sociale? Il momento per farsi sentire è adesso, le proposte dei 5 Presidenti riaprono la discussione sull'assetto istituzionale europeo attuale anche se in sostanza ripropongono nel merito le politiche fallimentari di questi anni.
Articolo di Alfiero Grandi pubblicato sul suo blog il 28 ottobre 2015
La costituzione il 29 ottobre del Comitato che sosterra' il No nel referendum confermativo sulle modifiche della Costituzione, che sono state fortemente volute dal governo Renzi e purtroppo approvate dal Senato, e' una scelta politica netta. Il Senato ha approvato queste modifiche senza ascoltare gli appelli a non manomettere la Costituzione nata dalla Resistenza provenienti da costituzionalisti, giuristi e in generale persone che semplicemente pensano che i principi fondamentali su cui si regge la democrazia in Italia dovrebbero essere affrontati con la prudenza e il rispetto che meritano.
di Gustavo Zagrebelsky, pubblicato su Micromega il 21 ottobre 2015
È forse libera una società in cui tutti hanno il diritto di voto ma non lo esercitano? La sfiducia nella poltica indebolisce la forma di governo. Se ai cittadini si sostituiscono i consumatori finisce per prevalere il plebiscito del mercato.
Comunicato Stampa del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale del 16 ottobre 2015
Questa mattina una delegazione del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha presentato alla Corte di Cassazione due quesiti per l’effettuazione di altrettanti referendum abrogativi della legge elettorale recentemente approvata dalla attuale maggioranza parlamentare (italicum).
Il CDC, sentito il parere di numerosi costituzionalisti, ritiene che la nuova legge non rispetti la sentenza della Corte Costituzionale (la n. 1 del gennaio 2014) che ha dichiarato lncostituzionale il cosiddetto ‘porcellum’ e in realta' ne riproponga gli inaccettabili effetti distorsivi ipermaggioritari che porterebbero nuovamente alla composizione di un Parlamento non rispondente alla volontà espressa dagli elettori e dalle elettrici. Viene così tradito il principio della rappresentanza, fondamento di qualunque sistema democratico.
di Adriana Spera pubblicato su Il Foglietto della Ricerca il 15 ottobre 2015
Dove non sono riusciti i tanti progetti per sovvertire l'assetto costituzionale democratico nato dalla Resistenza - dai tentativi di golpe, alla strategia della tensione, per finire al “Piano di Rinascita Democratica” di Licio Gelli (che riprendeva alcuni spunti proposti nel pamphlet The Crisis of Democracy, scritto nel 1975 dai professori Huntington, Crozier e Watanuki su mandato della Commissione Trilaterale fondata da David Rockefeller), passando per la riforma costituzionale di Berlusconi bocciata dal referendum - è riuscita la finanza.
Sabato 17 ottobre è la Giornata Mondiale contro la Povertà. In Italia, la povertà ha il volto di 8 milioni di persone in povertà relativa e di 4,2 milioni di persone in povertà assoluta. Ma ha anche il volto del 43% di disoccupazione giovanile; il volto del lavoro precario, del lavoro nero, del lavoro non pagato e di quello gratuito, del lavoro indegno, dei salari troppo bassi, della disoccupazione in età avanzata. Il volto del lavoro migrante ipersfruttato, nei campi come nelle metropoli. Il volto dell’istruzione per pochi, delle pensioni troppo basse, degli affitti troppo alti, della sanità che manca, dei servizi smantellati, del welfare ad esaurimento.
article published in the il manifesto on Oct. 14, 2015
On the evening of Oct. 13, the Italian Senate passed a controversial amendment to the nation’s constitution that would weaken Parliament’s upper house by scrapping the direct election of senators and reducing their number by two-thirds.
Prime Minister Matteo Renzi says the Senate reform will lead to a faster, more effective government, resolving a growing problem of shifting allegiances in Parliament. But critics and the opposition say the reforms centralize power and upend checks and balances instituted after the fall of dictatorship in World War II. A series of legislative hurdles remain for the bill to become law.