di Claudio Giua pubblicato su Huffingtonpost il 15 novembre 2015
"Ho bisogno di essere tranquillizzata. Te l'avevo già chiesto la scorsa settimana, è vero, ma adesso, dopo le stragi di Parigi e quel che sento dire in tv da Salvini, Gasparri, Sgarbi e Santanché, mi sembra d'avere visto giusto: della nuova legge sulla cittadinanza non si farà più nulla". Laura era già sfiduciata. L'altra domenica aveva visto Matteo Salvini trionfante sul palco di piazza Maggiore accanto a Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, i fascisti lividi con le braccia tese nel saluto romano, gli antagonisti idioti che pestavano - ricambiati - i poliziotti. M'aveva telefonato per dirmi d'essersi convinta che, se questa destra senza più centro troverà consensi, le speranze sue e del marito Edi svaporeranno. Poi è venuto il venerdì di sangue a Parigi e mi ha richiamato.
di Gustavo Zagrebelsky, pubblicato su Micromega il 21 ottobre 2015
È forse libera una società in cui tutti hanno il diritto di voto ma non lo esercitano? La sfiducia nella poltica indebolisce la forma di governo. Se ai cittadini si sostituiscono i consumatori finisce per prevalere il plebiscito del mercato.