Mah, in questi giorni se ne sentono tante, sul voto di ballottaggio a Roma e nelle altre città, che sembrerebbe difficile districarne un senso.
Le principali biforcazioni appaiono due: si deve pensare alla città, al suo avvenire e lasciare da parte l’idea tutta politica di infliggere una prima sconfitta al Presidente del Consiglio. Ovvero, è improprio caricare le elezioni amministrative di una valenza squisitamente politica dimenticando che le città richiedono prima di tutto Giunte e Consigli comunali in grado di affrontare problemi difficilissimi. A Roma di grave degrado.
Roma 20 novembre 2015
Questa lettera che il prof. Alessandro Pace ha inviato a tutti i Deputati nella veste di Presidente del neocostituito Comitato per il No nel referendum costituzionale è stata trasformata in petizione che vi invitiamo a firmare https://www.change.org/p/ai-deputati-le-ragioni-del-no
COMITATO PER IL NO NEL REFERENDUM COSTITUZIONALE SULLA LEGGE RENZI-BOSCHI
Roma, 16 novembre 2015
Appello ai presidenti della Camera e del Senato e ai deputati e ai senatori della Repubblica per la sospensione della discussione sulla riforma costituzionale Renzi-Boschi
In un tornante della storia, quale si va profilando in conseguenza della mattanza occorsa il 13 novembre a Parigi per opera di seguaci del Daesh, il Direttivo del Comitato per il No al referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi, chiede al Presidente della Camera dei deputati e ai Presidenti dei gruppi parlamentari di rinviare a data da destinarsi la discussione, già fissata per il prossimo 20 novembre, davanti alla Camera dei deputati, per l’approvazione, in prima deliberazione, del d.d.l. cost. n. 2613-B.
di Alberto Asor Rosa pubblicato su il manifesto il 3 novembre 2015
Questione romana. Defenestrazione dall’alto di un sindaco inviso al potere. Marino, ostacolo democraticamente rappresentativo, viene sostituito con la figura del commissario. E il Vaticano scarica sulla città la sua forza. Senza misericordia
Adesso basta. Roma ha più del doppio degli abitanti di Milano (2.869.169 contro 1.342.385). Quanto ad estensione, il confronto non è neanche pensabile (1.287,36 kmq contro 181,67; se si parla delle due città metropolitane, il divario si allarga a dismisura: 5.363,28 kmq, contro 1.575). Se caliamo la mappa di Milano su quella di Roma, Milano parte dal Quarticciolo e arriva a Porta San Giovanni: non entra neanche nella porzione storica e monumentale della Capitale. Non si capisce quale senso abbia la vana chiacchiera di trasferire il modello dell’una (se c’è) sull’altra.