Intervista a Paolo Berdini di Monica Pepe pubblicata su Micromega il 10 febbraio 2016
A rendere tale 'una città' era la possibilità che una persona aveva, confondendosi tra la folla, di nascondere le stranezze della sua testa" (da "La stranezza che ho nella testa", di Orhan Pamuk)
Paolo Berdini, parafrasando lo splendido libro di Pamuk, da quali stranezze è attraversata la città di Roma oggi?
Comunicato di C.A.L.M.A. Coordinamento Associazioni Lazio Mobilità Alternativa pubblicato il 10 febbraio 2016
L’apertura delle procedure di mobilità dei lavoratori, da parte della società Metro C, deriva, secondo la medesima, dalla situazione di incertezza che accompagna il presente e il futuro dell’opera. Ciò ha messo in agitazione i sindacati delle costruzioni di Cgil, Cisl e Uil che chiedono l’interventi urgente del prefetto Gabrielli. Mercoledì è previsto un incontro con il sub commissario capitolino P. Castaldi, per vedere di risolvere i vari problemi che hanno portato all’attuale situazione di stallo.
di Bubo
Al Bancaccio, il 23 gennaio 2016 Presidenti, Assessori, Consiglieri, dei Municipi di Roma attivisti, cittadini, militanti. per discettare da par loro sule esperienze di governo del centrosinistra per il rilancio della Capitale
S’impone una rapida fuga dal sommamente inutile
Intanto, il modo in cui queste persone salgono in cattedra presentandosi: “siamo quelli che si impegnano … coloro che hanno reagito …. coloro che si sono fatti carico …. coloro che non si fermano”. Insomma, coloro che, hanno “messo al centro della loro azione gli interessi di Roma”.
Accidenti! C’è da chiedersi perché poi siamo in una situazione drammatica, con una città commissariata ( ed è solo un eufemismo puerile definire tale commissariamento ademocratico), una situazione sociale drammatica, servizi pubblici, a cominciare dalla mobilità (della quale mi occupo) al collasso, l’indisturbato scorazzare nella città di bus turistici e non solo, problemi gravissimi di convivenza con immigrati, rom, rifugiati.
di Bruno Ceccarelli
Pubblichiamo questo articolo nella sezione Voci dai Territori perchè questo spazio è dedicato a tutti coloro che vorranno contribuire ad aprire un dibattito, un confronto (n.d.r.)
Qualche considerazione preliminare
A partire dagli anni successivi a quello che fu chiamato il miracolo economico (dopo la disastrosa 2a guerra mondiale) la legislazione che prevedeva una crescita programmata per le nuove urbanizzazioni (lex 1150 /42) fu ulteriormente indirizzata. Le nuove normative furono orientate verso un uso del territorio nel quale prevalevano, congiuntamente, due interessi: quello della speculazione fondiaria e quello (lex 765/67 e DM 1444/68) per un modello di città basato, in esclusiva, sullo sviluppo dell’automobile privata.
Orientati da questa cultura, a Roma, negli anni 60 si provvide allo smantellamento della totalità della rete di linee filoviarie e della quasi totalità della rete di linee tramviarie.
di Bruno Ceccarelli
Il grande Eduardo De Filippo è certamente fra i giganti della cultura italiana del novecento. E’ stato drammaturgo, attore, regista e sceneggiatore. E pure poeta. Ci ha lasciato alcune poesie, davvero stupende, con profondi significati.
di Paolo Berdini pubblicato su il Manifesto il 12/11/2015
Ricerca&sviluppo. Dietro il plauso alla «boutade» di Renzi sul futuro dell’area, l’eterno gioco della speculazione fondiaria
A parte gli estensori del discorso di Matteo Renzi, tutti sanno che il nome Silicon Valley arrivò dopo decenni dall’inizio di produzioni industriali innovative che hanno segnato la storia tecnologica mondiale. Hewlett & Packard, ad esempio, inaugurò in quell’area il primo stabilimento nella metà degli anni Trenta del secolo scorso.
Milano, una città importante nella storia produttiva italiana ha dismesso negli ultimi trenta anni tutti gli stabilimenti industriali più importanti: la follia dell’urbanistica contrattata milanese ha permesso di realizzare anonimi quartieri al posto delle produzioni. La rendita fondiaria ha guadagnato somme imponenti rinunciando al difficile percorso dell’innovazione produttiva e della creazione di tecnologie avanzate.
di Bruno Ceccarelli
Sabato scorso al teatro Quirino di Roma si è tenuto il battesimo del nuovo Gruppo parlamentare Sinistra italiana. Una affollata partecipazione che all’entusiasmo, forse l’avvenimento lo avrebbe meritato, anteponeva una consapevolezza responsabile. Si aveva memoria di precedenti esperienze che si erano infrante. Spesso sugli scogli di egoismi di fazione o perché il progetto mancava del respiro politico necessario.
di BUBO
Le innumerevoli analisi sulla rimozione del sindaco Marino e sulla situazione di Roma confermano alcuni elementi che generano profonda preoccupazione e vergogna: dall’ostile attacco del Papa e a seguire del Vaticano, al comportamento “conforme” al potere di buona parte dei grandi media, alla brutale decisione del licenziamento presa dal primo ministro e segretario del PD, giù giù fino alla scandalosa perdita di dignità dei Consiglieri comunali che, pur di evitare il confronto pubblico sulle cause e le possibili soluzioni della crisi della capitale, hanno preferito recarsi dal notaio e dimettersi. Il caso della presidente del Consiglio comunale che si è detta in lacrime è emblematico della fuga senza fine dalle proprie responsabilità. “Di tutte le lacrime che si ingoiano le più care sono quelle piante su se stessi” già frustava Joseph Roth.