Roma, 16 novembre 2015
Appello ai presidenti della Camera e del Senato e ai deputati e ai senatori della Repubblica per la sospensione della discussione sulla riforma costituzionale Renzi-Boschi
In un tornante della storia, quale si va profilando in conseguenza della mattanza occorsa il 13 novembre a Parigi per opera di seguaci del Daesh, il Direttivo del Comitato per il No al referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi, chiede al Presidente della Camera dei deputati e ai Presidenti dei gruppi parlamentari di rinviare a data da destinarsi la discussione, già fissata per il prossimo 20 novembre, davanti alla Camera dei deputati, per l’approvazione, in prima deliberazione, del d.d.l. cost. n. 2613-B.
Roma 14 novembre 2015
Manifestazione nazionale per chiedere, pretendere, dalle Istituzioni dello Stato di #rompereilsilenzio circa le sorti del PM Nino Di Matteo e della sua scorta. Un silenzio complice che determina l'isolamento istituzionale del PM più esposto e minacciato d'Italia, colui che è riferimento delle indagini nel processo trattativa stato-mafia celebrato a Palermo.
Le Istituzioni hanno taciuto qualunque parola di sostegno nei confronti del dottor Di Matteo. Gli stessi organi di informazione, tranne poche eccezioni, non hanno mai speso una sola parola o mandato in onda alcun servizio televisivo sui rischi che il Giudice Di Matteo e i ragazzi della sua scorta debbono affrontare ogni giorno.
Salvatore Borsellino con Movimento delle Agende Rosse e Scorta Civica Palermo
di Patrick Boylan pubblicato su PeaceLink il 16 novembre 2015
Quarta strage terroristica nel cuore dell'Europa
Dopo la notte di terrore a Parigi avvenuta il 13 novembre, i mass media sono riusciti – ancora una volta – a pilotare le nostre reazioni. Quando impareremo a non lasciarci manipolare?
Undici anni fa (11-3-2004) una serie di bombe esplosero nella metropolitana di Madrid, uccidendo 191 passeggeri. E' stato il primo atto terroristico condotto sul suolo europeoin risposta alle guerre di occupazione europee e statunitensi, prima in Afghanistan (2001) e poi in Iraq (2003) – guerre, peraltro, senza l'autorizzazione ONU e quindi del tutto illegali.
di Paolo Berdini pubblicato su il Manifesto il 12/11/2015
Ricerca&sviluppo. Dietro il plauso alla «boutade» di Renzi sul futuro dell’area, l’eterno gioco della speculazione fondiaria
A parte gli estensori del discorso di Matteo Renzi, tutti sanno che il nome Silicon Valley arrivò dopo decenni dall’inizio di produzioni industriali innovative che hanno segnato la storia tecnologica mondiale. Hewlett & Packard, ad esempio, inaugurò in quell’area il primo stabilimento nella metà degli anni Trenta del secolo scorso.
Milano, una città importante nella storia produttiva italiana ha dismesso negli ultimi trenta anni tutti gli stabilimenti industriali più importanti: la follia dell’urbanistica contrattata milanese ha permesso di realizzare anonimi quartieri al posto delle produzioni. La rendita fondiaria ha guadagnato somme imponenti rinunciando al difficile percorso dell’innovazione produttiva e della creazione di tecnologie avanzate.
di Bruno Ceccarelli
Sabato scorso al teatro Quirino di Roma si è tenuto il battesimo del nuovo Gruppo parlamentare Sinistra italiana. Una affollata partecipazione che all’entusiasmo, forse l’avvenimento lo avrebbe meritato, anteponeva una consapevolezza responsabile. Si aveva memoria di precedenti esperienze che si erano infrante. Spesso sugli scogli di egoismi di fazione o perché il progetto mancava del respiro politico necessario.
di Marina Boscaino pubblicato su Micromedia 11 novembre 2015
Proviamo per un attimo ad immaginare cosa direbbe ad esempio Piero Calamandrei se sapesse che l’orientamento per i ragazzi delle scuole medie che devono iscriversi alla scuola secondaria di secondo grado si svolge in un centro commerciale. Siamo a Roma, quartiere Eur.
di Luciano Gallino 16 ottobre 2015
Anticipazione di un brano da Il denaro, il debito e la doppia crisi di Luciano Gallino (Einaudi, pagg. 200, euro 18)
Quel che vorrei provare a raccontarvi, cari nipoti, è per certi versi la storia di una sconfitta politica, sociale, morale: che è la mia, ma è anche la vostra. Con la differenza che voi dovreste avere il tempo e le energie per porre rimedio al disastro che sta affondando il nostro paese, insieme con altri paesi di quella che doveva essere l’Unione europea. A ogni sconfitta corrisponde ovviamente la vittoria di qualcun altro. In realtà noi siamo stati battuti due volte. Abbiamo visto scomparire due idee e relative pratiche che giudicavamo fondamentali: l’idea di uguaglianza e quella di pensiero critico. Ad aggravare queste perdite si è aggiunta, come se non bastasse, la vittoria della stupidità.
by Serenea Giannico - published Manifesto.it 10 november 2015
Italy. Even as other nations turn against dirty energy, an Italian economic minister green lighted an offshore drilling rig in the Adriatic Sea.
It was the blackest day — black as oil — for the Italian coastal region of Abruzzo. In a resounding slap that wasn’t altogether unexpected, the Ministry of Economic Development on Monday granted a definitive pathway for drilling just a few miles from the bright beaches of Chieti Province.