Roma 20 novembre 2015
Questa lettera che il prof. Alessandro Pace ha inviato a tutti i Deputati nella veste di Presidente del neocostituito Comitato per il No nel referendum costituzionale è stata trasformata in petizione che vi invitiamo a firmare https://www.change.org/p/ai-deputati-le-ragioni-del-no
COMITATO PER IL NO NEL REFERENDUM COSTITUZIONALE SULLA LEGGE RENZI-BOSCHI
di Amalia Signorelli pubblicato su ilFattoquotidiano.Blog il 20 novembre 2015
Un caso, certo, ma un caso amaro, macabro ha voluto che le vittime di Parigi fossero massacrate dai fanatici integralisti dell’Is proprio nei pressi del Boulevard intitolato a Voltaire, al maestro della tolleranza, al filosofo simbolo di quella filosofia basata sui lumi della ragione, che è il più bel regalo che la Francia ha fatto all’Europa e al mondo.
Regalo che ora rischia di finire in cantina ad ammuffire tra polvere e ragnatele, scartato perché inutile.
di Franco Berardi Bifo pubblicato su Comune.info il 18 novembre 2015
La sera di venerdì 13 novembre stavo scrivendo l’introduzione all’edizione francese di Heroes, quando, evocato dalle aquile della morte metallica nella sala parigina del Bataclan piena di ragazze e di ragazzi si è materializzato il demonio, armato di kalashnikov e di cinture esplosive.
Ma il demonio non esiste. Esiste invece il capitalismo e una disperazione di massa che assume sempre più spesso forma suicidaria.
Il 17 novembre 2015 a Roma si è svolta una prima assemblea nazionale per lanciare un appello e una mobilitazione nazionale ed un piano d’azione delle organizzazioni sociali contro il terrorismo e la guerra, il razzismo e i predicatori d’odio.
Interview. One of the victims of the Paris attacks was a volunteer for Emergency, an Italian NGO. Emergency’s president reiterates the absurdity of a new armed conflict and calls for a new language to talk about peace.
di Vittorio Agnoletto, pubblicato su FattoQuotidiano.Blog il 16 novembre 2015
Quanto accaduto a Parigi lascia senza parole, la tragedia è enorme e a pagare con la vita la ferocia dei terroristi sono vittime innocenti, uccise nel mucchio; poteva accadere a ciascuno di noi. Ed il futuro appare denso di paure, per tutti, anche in Europa.
Nessuno oggi ha una soluzione pronta da proporre; non ci sono vie d’uscita semplici. Provo quindi solo a condividere alcune riflessioni e ad esplicitare cosa, a mio parere, non dovremmo fare.
“Siamo in guerra” hanno titolato molti media, mostrando grande stupore; un annuncio che sembra annunciare una realtà a noi profondamente lontana. Ma se riusciamo a prenderci qualche minuto di riflessione, ci rendiamo conto di quanto quei titoli alla fine non comunichino altro che un dato di fatto, qualcosa che ormai da anni è oggettivamente una realtà.
di Claudio Giua pubblicato su Huffingtonpost il 15 novembre 2015
"Ho bisogno di essere tranquillizzata. Te l'avevo già chiesto la scorsa settimana, è vero, ma adesso, dopo le stragi di Parigi e quel che sento dire in tv da Salvini, Gasparri, Sgarbi e Santanché, mi sembra d'avere visto giusto: della nuova legge sulla cittadinanza non si farà più nulla". Laura era già sfiduciata. L'altra domenica aveva visto Matteo Salvini trionfante sul palco di piazza Maggiore accanto a Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, i fascisti lividi con le braccia tese nel saluto romano, gli antagonisti idioti che pestavano - ricambiati - i poliziotti. M'aveva telefonato per dirmi d'essersi convinta che, se questa destra senza più centro troverà consensi, le speranze sue e del marito Edi svaporeranno. Poi è venuto il venerdì di sangue a Parigi e mi ha richiamato.
Esprimiamo profonda solidarietà alle vittime e ai familiari dell'attacco terroristico di Parigi. Ci stringiamo a tutta la popolazione francese per il dolore e il lutto che hanno subito, ma non scordiamo l'angoscia in cui sono quotidianamente immersi popoli come quello siriano, iracheno o nigeriano. Condanniamo nel modo più netto e deciso la follia distruttiva della violenza e del terrore che attraversa il Mediterraneo, l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa.