ARS - L'Associazione per il Rinnovamento della Sinistra e la Casa Editrice Ediesse hanno presentato il volume di Mario Sai "Vento dell'Est - Toyotismo, lavoro e democrazia" a Roma nella sede della CGIL - Sala Fredda il 24 febbraio 2016
L'iniziativa è stata presiduta da Ernesto Rocchi segretario SPI - CGIL di Roma
Sono intervenuti oltre all'autore: Stefano Fassina (Sinistra Italiana), Alfiero Grandi, Maria Grazia Gabrielli, Maurizio Marcelli, Claudio Di Berardino.
di BUBO
“Ha vinto l’amore” ha twittato il presidente del Consiglio non appena il Senato ha approvato la mutilata proposta di legge sulle Unioni Civili.
Si sa, la cultura del nostro statista è quella che è: un gelataio nel cortile di Palazzo Chigi e la collezione degli incarti dei baci Perugina, forse sul comodino.
Comunque a portata di mano tiene quelle brevi sentenze, lapidarie e languide, del senso comune più zuccheroso, che bene alludono alla dolcezza del cioccolatino da esse avvolto. Invece il nostro ne rovescia addirittura il senso, nascondendo sotto la sdolcinatura la realtà di una legge che non compie il passo atteso. Anzi. Abbiamo fatto ciò che si chiedeva da trent’anni! esultano i suoi.
Ma! Forse trent’anni fa sarebbe stato un passo avanti, però gli si chiedeva di stare al passo con l’oggi e non con quel che si pensava trent’anni fa.
A dimostrazione che il nuovo, il moderno, l’attuale non c’è, e che lo statista di Rignano fa come i gamberi. Cammina all’indietro.
di Bruno Ceccarelli *
Quanto accade sulla vicenda politica nazionale circa i diritti civili, nel nostro paese, mostra in modo evidente il peso strumentale che assume l’utilizzo del tatticismo parlamentare. Ove ce ne fosse bisogno è la prova evidente che i poteri (il potere in se – una moderna raffigurazione del Leviatano di Hobbes) agiscono solo per riprodurre e coltivare proprie esigenze di casta piuttosto che porsi al servizio degli interessi generali.
Roma, 12 febbraio 2016 - Si é svolta, presso la caffetteria equosolidale "Splash", la prima presentazione romana del libro "Tracce Migranti - Vignette clandestine e grafica antirazzista" di Mauro Biani.
I testi e le infografiche sono a cura di Carlo Gubitosa e Antonella Carnicelli.
I dati sono tratti dall'edizione 2014 del dossier immigrazione realizzato al Centro Studi e Ricerche IDOS/Immigrazione Dossier Statistico per conto dell'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni raziali).
Aldo Benassi ha condotto l'incontro con Mauro Biani.
Il libro é una autoproduzione no-profit dell'associazione culturale Altrinformazione.
Comunicato di C.A.L.M.A. Coordinamento Associazioni Lazio Mobilità Alternativa pubblicato il 10 febbraio 2016
L’apertura delle procedure di mobilità dei lavoratori, da parte della società Metro C, deriva, secondo la medesima, dalla situazione di incertezza che accompagna il presente e il futuro dell’opera. Ciò ha messo in agitazione i sindacati delle costruzioni di Cgil, Cisl e Uil che chiedono l’interventi urgente del prefetto Gabrielli. Mercoledì è previsto un incontro con il sub commissario capitolino P. Castaldi, per vedere di risolvere i vari problemi che hanno portato all’attuale situazione di stallo.
Le giornate di Cosmopolitica. Irrompere nel processo per la sinistra del cambiamento
“Non c’è alternativa”. “La società non esiste”. Osservando il mondo che ci circonda, parrebbe proprio che i due motti di Margaret Thatcher fossero profezie autoavveratesi. Il clima è “fuori dai cardini” e la società in frantumi, la guerra tra poveri divampa e la lotta di classe sembra esercitarsi esclusivamente dall’alto. Il “pilota automatico”, la resa allo strapotere della finanza, la subalternità al neoliberismo sono il comun denominatore di quasi tutte le forze politiche dominanti. Intorno a noi la barbarie avanza: guerra ai confini e stato d’eccezione nelle città del continente; bandiere nere dell’Isis sulla sponda sud del Mediterraneo, bandiere nere dei nuovi fascismi in Europa.
Pubblichiamo la lettera con cui Domenico Gallo e Alfiero Grandi del Comitato per Democrazia Costituzionale fanno il punto dopo l’assemblea nazionale del 30 gennaio a Roma sulla campagna per il NO al referendum sulle modifiche alla Costituzione.
Carissime, carissimi,
Costituzione dei comitati locali
l’assemblea del 30 gennaio ha dimostrato che un grande lavoro è stato avviato in tutt’Italia per la formazione di una rete di comitati locali sulla base dell’appello che abbiamo diramato il 2 dicembre 2015 (è tempo di passare all’azione Costituiamo i Comitati locali del Coordinamento).
Roma 30/01/201-La Sapienza Facoltà di Giurisprudenza
Modifiche costituzionali e legge elettorale Effetti sulla forma di Stato e sulla forma di Governo Azioni di contrasto all’Italicum.
Presiederanno Alfiero Grandi e Domenico Gallo del Coordinamento Democrazia Costituzionale.
Introdurrà i lavori Alfiero Grandi
Interverranno, fra gli altri:
Prof. Emerito Paolo Maddalena, Prof. Gaetano Azzariti, Avv. Anna Falcone, Avv. Silvia Manderino, Prof. Alessandro Pace, Prof. Massimo Villone
Dibattito con interventi di esponenti di associazioni, comitati territoriali, soggetti politici e sindacali.
Scarica la relazione di Alfiero Grandi all'assemblea del 30 gennaio 2016
di Ernesto Milanesi pubblicato su Il Manifesto il 27 gennaio 2016
Dopo gli arresti per il Mose, nel 2014, tutto si è fermato: ne fanno le spese gli abitanti della laguna. Tutti i dati nel report della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti: area senza «cintura di sicurezza», «varchi» nei terreni fanno passare il percolato inquinante. «Serve un intervento di Comune e Regione»
Oltre un miliardo di euro: è la rigenerazione, ancora incompiuta, di Portomarghera. L’emblema dell’inquinamento criminale della laguna, ma soprattutto il simbolo di un sistema che metabolizza risorse a senso unico e paralizza Venezia.
di Giorgio Agamben pubblicato su Le Monde il 27 dicembre 2015 sulla tribuna "Bisogna costituzionalizzare lo Stato d’emergenza?". Tradutto in italiano da Riccardo Antoniani e pubblicato su Il Sole24ore il 24 gennaio 2016.
Depoliticizzazione, rinuncia alla certezza delle leggi, paura: così si negano le libertà per rispondere al terrorismo
Non si può comprendere la reale posta in gioco nella proroga di tre mesi dello stato d’emergenza in Francia, se non la si situa nel contesto d’una trasformazione radicale del modello statale cui siamo avvezzi. Occorre innanzitutto smentire le affermazioni di politici irresponsabili, secondo i quali lo stato di eccezione sarebbe un baluardo per la democrazia. Gli storici sanno perfettamente che è vero il contrario.