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di Adriana Spera pubblicato su Il Foglietto il 12 gennaio 2017

Come noto, è in vigore dal 1° gennaio la legge finanziaria 2017, licenziata con l'ennesimo voto di fiducia e scritta da un governo messo alla porta dagli italiani. Un provvedimento che, tra le altre cose, prevede un consistente sconto fiscale a quanti faranno rientrare i capitali illecitamente inviati all'estero, perlopiù in paradisi fiscali.

Una pratica, quella dell'esportazione di capitali, assai in auge tra evasori e detentori di ricchezze di provenienza illecita, che sottrae gettito fiscale indispensabile per erogare servizi ai cittadini, per contrastare la povertà e ridurre le disuguaglianze.

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di Roberto Ciccarelli pubblicato su Il Manifesto il 5 aprile 2016

Cari e inutili. Sono gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato con i quali il governo Renzi ha pensato, inutilmente, di aumentare l’occupazione. In una nuova analisi sui costi e i benefici di questa dispendiossisima misura, pubblicata online sul «Menabò di Etica ed Economia, da Marta Fana e Michele Raitano emerge una nuova stima sul costo lordo per il bilancio pubblico nel triennio 2015-2017 che oscillerà, a seconda delle ipotesi, tra i 22,6 e i 14 miliardi. Non più dunque 11,8 miliardi ma undici in più nel caso in cui i contratti attivati nel 2015 dureranno 36 mesi, l’intero periodo della corresponsione dell’«esonero» contributivo alle imprese. Fana e Raitano formulano un secondo scenario più realistico, sulla base dei dati del ministero del Lavoro riguardanti i contratti trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato tra il 2012 e il 2014 e cessati entro il terzo anno.

Produzione e Beni Comuni In evidenza

Giovedì, 10 Marzo 2016 10:38
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Roma, Marzo 11-12 - OFFICINE ZERO / OZ via U. Partini 20, Portonaccio, Casalbertone. Metro Tiburtina

 

Questo seminario fa seguito a quello che ha avuto luogo a Parigi il 7-9 novembre 2014 denominato «socializzazione e Beni Comuni in Europa - Come costruire un progetto alternativo? ».

I Beni Comuni sono determinati dalla volontà degli attori interessati di governare insieme una risorsa, principio che mette in discussione i diritti di proprietà su questa risorsa. Tuttavia, la risorsa è un termine fuorviante in quanto il bene comune dipende dall'attività, dall'uso e dal prendersi cura, concordando regole e trovando sistemi per regolamentare l'uso e l'accesso al fine di creare un sistema sostenibile di bene comune. Perciò non c'è bene comune senza «commoning» (cioè un processo sociale che determina un bene comune) (Linebaugh 2008).

Tacere e obbedire, è lo Sblocca Italia In evidenza

Venerdì, 22 Gennaio 2016 21:52
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di Paolo Berdini pubblicato su Il Manifesto il 22 gennaio 2016

Governo. Lo schiaffo a Renzi della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimi molti commi dell’articolo 1 del decreto legge 133/2014

C’è ancora un giudice a Berlino. Matteo Renzi e il cerchio magico che ha scritto lo Sblocca Italia hanno subito un sonoro e meritato ceffone da parte della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi molti commi dell’articolo 1 del decreto legge 133/2014. Con il comma 1 si affidava all’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato il ruolo di Commissario straordinario per la realizzazione del collegamento veloce tra Napoli e Bari. Un’opera fondamentale per dare qualche opportunità ad una parte del sud Italia e sulla cui realizzazione c’era il generale consenso delle Regioni coinvolte.

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Pubblicato il 6 novembre 2015 dal sito Greenreport.it

La Trans-Pacific Partnership minaccia l’ambiente, la fauna selvatica e il clima.

Ieri il governo conservatore della Nuova Zelanda ha pubblicato il testo segreto della Trans-Pacific Partnership (TPP), un accordo commerciale internazionale tra 12 Stati, un trattato (molto simile al  Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) che stanno negoziando Unione europea e Stati Uniti d’Amercia. Anche il TPP arriva  dopo anni di negoziati a porte chiuse ai quali hanno partecipato funzionari governativi e consulenti delle multinazionali e delle grandi imprese e dopo anni di opposizione e  richieste di trasparenza da parte di molti rappresentati democratici statunitensi e di numerose ONG, compresa Sierra Club, la più grande e diffusa associazione ambientalista USA.

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di Giuseppe Battison, pubblicato da l'Espresso il 20 ottobre 2015

Dalla logica inclusiva del capitalismo alla nuova pericolosa tendenza dell'emarginazione. Che genera disuguaglianze. Parla Saskia Sassen, docente di Sociologia alla Columbia University di New York, che il 22 ottobre sarà a Roma per il festival dell'editoria sociale.

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di Alberto Vannucci pubblicato su Blog.FattoQuotidiano il 13 ottobre 2015

A leggere i segnali che soltanto negli ultimi giorni affiorano dall’universo della corruzione italiana si arriva alla conclusione che il totale pesi più della somma delle parti. Le inchieste giudiziarie offrono infatti uno spaccato parziale, mentre una visione d’insieme dovrebbe abbracciare anche i molti sintomi del saccheggio sistematico di risorse comuni praticato, in un’atmosfera d’impunità, da un’oligarchia corrotta e corruttrice: le voragini nei bilanci pubblici, i ricorrenti disastri ambientali, il consumo dissennato del territorio, il degrado di opere e servizi pubblici. Spesso realizzato “a norma di legge”, visto che di norme e regolamenti questa élite corrotta può condizionare contenuti, interpretazioni, rigore nel controllo e nell’applicazione.

Un piano B per l'Europa In evidenza

Martedì, 22 Settembre 2015 09:34
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pubblicato su sbilanciamoci.info il 17 settembre 2015

Contro le forze più reazionarie presenti in Europa, serve un piano B. L'appello di Varoufakis, Melenchon, Fassina, Kostantopoulou e Lafontaine

Il 13 di luglio di quest’anno il governo democraticamente eletto di Alexis Tsipras è stato messo in ginocchio dall’Unione Europea. L’accordo del 13 luglio è stato, di fatto, un colpo di stato. A questo si è giunti consentendo alla Banca Centrale Europea di far chiudere le banche greche avanzando la minaccia di mantenere le condizioni per la loro chiusura se il governo greco si fosse rifiutato di sottoscrivere la nuova versione di un programma già fallito. Perché mai tutto questo? Perché l’Unione Europea non poteva accettare l’idea che un popolo, in preda alle sofferenze causate dall’austerità, potesse osare eleggere un governo con il mandato di dire NO!

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