Johannes Buhl , José Acosta - 31 July 2015 Springer Link
Abstract - A reduction in working hours is being considered to tackle issues associated with ecological sustainability, social equity and enhanced life satisfaction—a so-called triple dividend. With respect to an environmental dividend, the authors analyse the time use rebound effects of reducing working time. They explore how an increase in leisure time triggers a rearrangement of time and expenditure budgets, and thus the use of resources in private households. Does it hold true that time-intensive activities replace resource-intensive consumption when people have more discretionary time at their disposal?
di Euclid Tsakalotos, Christos Laskos pubblicato sul IlManifesto.it il 7 luglio 2015
Il saggio di Euclid Tsakalotos e Christos Laskos (PlutoPress 2013). E' uno testi migliori sulla crisi tra Grecia e Europa e presenta le analisi del successore di Yanis Varoufakis sui problemi che ora affronta come nuovo ministro delle finanze di Atene.
Intervista a Serge Latouche di Giuliano Balestrieri pubblicata su la Repubblica il 10/05/2015
Il teorico della decrescita felice interviene al Bergamo Festival: "Il libero scambio è come la libera volpe nel libero pollaio". E poi critica l'Expo: "E' la vittoria delle multinazionali, non certo dei produttori. Serve un passo indietro, siamo ossessionati dall'accumulo e dai numeri"
di Thomas Fazi pubblicato su Sbilanciamoci.info il 23/02/2015
La battaglia di Syriza riguarda soprattutto gli impossibili obiettivi del Fiscal Compact in termini di avanzi primari. Un problema che riguarda anche l’Italia
Per capire perché la battaglia del nuovo governo greco di Alexis Tsipras riguarda tutti i cittadini europei – e in particolare quelli della periferia – dobbiamo innanzitutto tenere a mente che la rinegoziazione del debito non è per Syriza un fine a sé stante, combattuto in nome di un astratto principio di giustizia economica, ma piuttosto un mezzo per realizzare un obiettivo molto preciso: la riduzione dell’avanzo primario dal 4-5% richiesto dalla troika (oggi è intorno al 3%) all’1-1.5% del Pil.
di Leonardo Coen pubblicato su IlFattoquotidiano.it il 5 febbraio 2015
Il ministro delle Finanze greco ha invitato l'Ue a non scoraggiare "troppo a lungo una nazione orgogliosa" paventando la nascita del nazismo in Germania e facendo presente a Berlino, Roma e Parigi di non aver fatto nulla per evitare l'ingresso nell'Unione di un Paese che non aveva nessuna carta in regola per farne parte. Il messaggio: "Non accettiamo lezioni da chi si è comportato assai peggio di noi"
di Thomas Fazi pubblicato su Sbilanciamoci.info il 16/01/2015
Solo l’11 per cento degli aiuti è finito allo Stato ellenico, che ha dovuto tagliare spesa pubblica e welfare. Mentre il debito pubblico è esploso Ecco perché è falsa l’idea che l’Europa abbia salvato il Paese
Le imminenti elezioni greche, e la prospettiva di una possibile vittoria di Syriza, hanno rimesso la questione del debito greco al centro del dibattito europeo. Alexis Tsipras ha infatti annunciato che in caso di vittoria elettorale chiederà “la cancellazione della maggior parte del valore nominale del debito pubblico” e un “periodo significativo di moratoria” sul rimborso della parte restante del debito.
Il programma economico di Syriza annunciato a Salonicco, in occasione della fiera internazionale, il 15 settembre 2014 da un intervento di Alexis Tsipras. La traduzione a cura di Transform! Italia
Redazione L'Altra News
“Un progetto economico per la gente” (visualizza il documento)
Alle elezioni europee 2014, per la prima volta, Podemos ha presentato le proprie liste ottenendo un successo straordinario con una percentuale pari all'8% dei voti e 5 seggi nel Parlamento europeo che hanno aderito al gruppo della Sinistra Unitaria Europea, lo stesso gruppo a cui hanno aderito i rappresentanti italiani dell'Altra Europa con Tsipras e di Syriza in Grecia.