Attentati Parigi: Boulevard Voltaire

Venerdì, 20 Novembre 2015 13:41

di Amalia Signorelli pubblicato su ilFattoquotidiano.Blog il 20 novembre 2015

Un caso, certo, ma un caso amaro, macabro ha voluto che le vittime di Parigi fossero massacrate dai fanatici integralisti dell’Is proprio nei pressi del Boulevard intitolato a Voltaire, al maestro della tolleranza, al filosofo simbolo di quella filosofia basata sui lumi della ragione, che è il più bel regalo che la Francia ha fatto all’Europa e al mondo.

Regalo che ora rischia di finire in cantina ad ammuffire tra polvere e ragnatele, scartato perché inutile.

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di Vittorio Agnoletto, pubblicato su FattoQuotidiano.Blog il 16 novembre 2015

Quanto accaduto a Parigi lascia senza parole, la tragedia è enorme e a pagare con la vita la ferocia dei terroristi sono vittime innocenti, uccise nel mucchio; poteva accadere a ciascuno di noi. Ed il futuro appare denso di paure, per tutti, anche in Europa.

Nessuno oggi ha una soluzione pronta da proporre; non ci sono vie d’uscita semplici. Provo quindi solo a condividere alcune riflessioni e ad esplicitare cosa, a mio parere, non dovremmo fare.
“Siamo in guerra” hanno titolato molti media, mostrando grande stupore; un annuncio che sembra annunciare una realtà a noi profondamente lontana. Ma se riusciamo a prenderci qualche minuto di riflessione, ci rendiamo conto di quanto quei titoli alla fine non comunichino altro che un dato di fatto, qualcosa che ormai da anni è oggettivamente una realtà.

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Nota di presentazione di Vittorio Sartogo


Nei video qui raccolti è raccontato l’ascolto, avvenuto in Roma dal 20 al 23 aprile 2015, di una delegazione di donne e studiosi iracheni, invitati dall’Associazione di amicizia Italia-Iraq. L’Iraq agli iracheni, fondata e presieduta da Giovanni Franzoni.


Il 20 aprile si è svolta la Conferenza stampa di presentazione del seminario

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A pochi giorni dal seminario "La tragedia irachena. Quale risposta dalla società civile e dalle donne" che si terrà a Roma il 21 e 22 aprile 2015, abbiamo intervistato Giovanni Franzoni, Presidente dell'Associazione di amicizia Italia-Iraq, tra gli organizzatori delle giornate.

La tragedia irachena

Venerdì, 17 Aprile 2015 20:05

La tragedia irachena.

Quale risposta dalla società civile e dalle donne.

 

 

PROGRAMMA

 

 

Intervista a Giovanni Franzoni - Presidente Associazione di amicizia Italia-Iraq. L'Iraq agli iracheni

 

Seminario Roma,

21 aprile 2015 Sala Gruppo SEL via degli Uffici del Vicario,21

22 aprile 2015 Casa Internazionale delle Donne via della Lungara, 19

Che cosa e' che spacca l'IRAQ? Un conflitto religioso tra Sunniti, Sciiti, Cristiani e Kurdi oppure una competizione per le risorse minerarie ed archeologiche del paese da parte di potenze straniere e regionali che le risorse se le vogliono tenere tutte per se? Oppure il fatto che queste stesse potenze preferirebbero avere a che fare con Stati piccoli e divisi fra loro piuttosto che con un unico grande Iraq?

Pubblicato in Medio Oriente

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