18 Giugno 2017 - Roma - Teatro Brancaccio
Prima Assemblea Nazionale dopo l'appello di Anna Falcone e Tomaso Montanari:
"Perché una sinistra di popolo non può che rinascere dal popolo.
Invitiamo a riunirsi a Roma il prossimo 18 giugno tutti coloro che si riconoscono in questi valori, e vogliono avviare insieme questo processo"
Assemblea Nazionale dei Comitati territoriali del No
Roma 21 gennaio 2017 - Spin Time Labs
Dopo la vittoria del Referendum del 4 dicembre 2016 i Comitati restano in campo per attuare la Costituzione
di Roberto Ciccarelli pubblicato su Il Manifesto il 5 aprile 2016
Cari e inutili. Sono gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato con i quali il governo Renzi ha pensato, inutilmente, di aumentare l’occupazione. In una nuova analisi sui costi e i benefici di questa dispendiossisima misura, pubblicata online sul «Menabò di Etica ed Economia, da Marta Fana e Michele Raitano emerge una nuova stima sul costo lordo per il bilancio pubblico nel triennio 2015-2017 che oscillerà, a seconda delle ipotesi, tra i 22,6 e i 14 miliardi. Non più dunque 11,8 miliardi ma undici in più nel caso in cui i contratti attivati nel 2015 dureranno 36 mesi, l’intero periodo della corresponsione dell’«esonero» contributivo alle imprese. Fana e Raitano formulano un secondo scenario più realistico, sulla base dei dati del ministero del Lavoro riguardanti i contratti trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato tra il 2012 e il 2014 e cessati entro il terzo anno.
di Marta Fana pubblicato su Il Manifesto del 12 gennaio 2016
Il potere dei numeri. Non sarà più necessaria l'iscrizione alle liste di disoccupazione per ottenere il sussidio. Basta un'autocertificazione. I disoccupati saranno classificati come inattivi perché non passeranno più dai centri per l'impiego e sarà più difficile controllare chi dice il falso. In questo modo il governo farà calare il numero di disoccupati e dirà che la ripresa esiste.
Coalizione Sociale - Appello nazionale
21 NOVEMBRE IN PIAZZA A ROMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
La coalizione sociale scende in piazza e riconosce nel 21 novembre una necessaria giornata di mobilitazione.
La legge di stabilità presentata dal governo, lungi dall’aver dato delle risposte, si è espressa in piena continuità con tutti i provvedimenti precedenti: dal Jobs Act, allo Sblocca Italia, alla Buona Scuola, alla privatizzazione dei beni comuni e alle riforme costituzionali.
Sabato 17 ottobre è la Giornata Mondiale contro la Povertà. In Italia, la povertà ha il volto di 8 milioni di persone in povertà relativa e di 4,2 milioni di persone in povertà assoluta. Ma ha anche il volto del 43% di disoccupazione giovanile; il volto del lavoro precario, del lavoro nero, del lavoro non pagato e di quello gratuito, del lavoro indegno, dei salari troppo bassi, della disoccupazione in età avanzata. Il volto del lavoro migrante ipersfruttato, nei campi come nelle metropoli. Il volto dell’istruzione per pochi, delle pensioni troppo basse, degli affitti troppo alti, della sanità che manca, dei servizi smantellati, del welfare ad esaurimento.
Care lavoratrici e cari lavoratori metalmeccanici, sabato 28 marzo ci ritroveremo a Roma per la dignità e la libertà del lavoro.
Nei mesi scorsi, insieme, ci siamo battuti contro il Jobs Act del governo che non crea nuovo lavoro né affronta il dramma della precarietà e della disoccupazione giovanile.
di Adriana Spera pubblicato su IlFoglietto.it il 24 febbraio 2015
“L'Italia è un'oligarchia fondata sui licenziamenti. Così, dopo il varo del Jobs Act (non si sa perché al plurale, forse per distinguere tra lavoratori dipendenti e datori di lavoro) e in tempi di controriforma costituzionale, si dovrebbe avere il coraggio di riscrivere l'articolo 1 della nostra Carta fondamentale, anziché vender fumo come hanno fatto finora premier e ministro del lavoro.
Roma Piazza SS. Apostoli 4 ottobre 2014 - Manifestazione nazionale di SEL per una nuova politica economica e per dire basta ai fallimenti dell’austerità. Coordina Francesca Fornario - Interventi di: Simone Oggioni, Cecilia Taranto, Maria Pia Pizzolante, Domenico Pantaleo, Norma Rangeri, Claudio Bernardino, Danilo Lampis, Maurizio Landini, Giuseppe Civati, Nichi Vendola
di Giusi Marcante pubblicato su Il Manifesto
Democrack . «Se Renzi si presenta alle elezioni di marzo con il Jobs Act e le cose che sta dicendo, noi non ci candideremo con lui»
Atto uno, esterno, rivolto ai giornalisti: «Se Renzi si presenta con il Jobs Act e con le cose che sta dicendo alle elezioni a marzo, noi non saremo candidati con Renzi».