di Franco Berardi "Bifo" pubblicato su Zeroviolenza.it il 15 dicembre 2015
Stiamo andando verso la terza guerra mondiale? Sì e no. La guerra è iniziata quindici anni fa e promette di accompagnarci per un lungo periodo e di distruggere quel che resta della civiltà moderna.
Nelle ultime settimane ha provocato una sospensione delle libertà civili in Francia senza alcuna opposizione, ha favorito l'affermazione del Front National, oltre all'inasprimento della xenofobia in tutto l'occidente.
di Franco Berardi Bifo pubblicato su Comune.info il 18 novembre 2015
La sera di venerdì 13 novembre stavo scrivendo l’introduzione all’edizione francese di Heroes, quando, evocato dalle aquile della morte metallica nella sala parigina del Bataclan piena di ragazze e di ragazzi si è materializzato il demonio, armato di kalashnikov e di cinture esplosive.
Ma il demonio non esiste. Esiste invece il capitalismo e una disperazione di massa che assume sempre più spesso forma suicidaria.
Nota di presentazione di Vittorio Sartogo
Nei video qui raccolti è raccontato l’ascolto, avvenuto in Roma dal 20 al 23 aprile 2015, di una delegazione di donne e studiosi iracheni, invitati dall’Associazione di amicizia Italia-Iraq. L’Iraq agli iracheni, fondata e presieduta da Giovanni Franzoni.
Il 20 aprile si è svolta la Conferenza stampa di presentazione del seminario
A pochi giorni dal seminario "La tragedia irachena. Quale risposta dalla società civile e dalle donne" che si terrà a Roma il 21 e 22 aprile 2015, abbiamo intervistato Giovanni Franzoni, Presidente dell'Associazione di amicizia Italia-Iraq, tra gli organizzatori delle giornate.
Quale risposta dalla società civile e dalle donne.
Seminario Roma,
21 aprile 2015 Sala Gruppo SEL via degli Uffici del Vicario,21
22 aprile 2015 Casa Internazionale delle Donne via della Lungara, 19
Che cosa e' che spacca l'IRAQ? Un conflitto religioso tra Sunniti, Sciiti, Cristiani e Kurdi oppure una competizione per le risorse minerarie ed archeologiche del paese da parte di potenze straniere e regionali che le risorse se le vogliono tenere tutte per se? Oppure il fatto che queste stesse potenze preferirebbero avere a che fare con Stati piccoli e divisi fra loro piuttosto che con un unico grande Iraq?