Messaggio al congresso in corso a Rimini. Rflettere sul Novecento. Strumento e soggetti del cambiamento. Le domande aperte
Cari compagni, vi ringrazio per la vostra lettera e l’invito a partecipare al vostro dibattito congressuale.
È evidente che mi interessa. Ho letto i documenti che avevate da qualche tempo preparato, ma potete comprendermi se mi riguardano come materiale di riflessione piuttosto che come decisione di schieramento.
Vi prego di tenere presente, oltre alla mia età e al mio stato di salute, il lungo percorso che ho fatto. E con non poche sconfitte. Non me ne rincresce.
Ma mi obbliga – a quanto sembra diversamente dalla maggior parte dei fermenti che si sono sviluppati intorno alla crisi del Partito Comunista Italiano, prima e, poi, del Partito democratico – a uno sguardo e a un bilancio su quella che è stata la storia passata del movimento operaio italiano e, almeno, europeo. Si tratta di un secolo di elaborazione teorica e di lotte.
Gentile Garante Beppe Grillo,
ci rivolgiamo a Lei, a nome di Comitati, Gruppi di cittadinanza attiva e singole persone, di cui alcune hanno votato per il M5S, altre lo hanno guardato con favore perché poteva rappresentare quel desiderio di discontinuità che era maturato nella società romana. Era questo, peraltro, l’impegno annunciato. Da qui il successo elettorale e quindi l’onere di attuare l’inversione necessaria nei metodi e negli atti di governo della città: l’apertura del Campidoglio alla partecipazione degli abitanti e la riformulazione delle politiche ancorate alla valorizzazione della rendita e agli egoismi privati.
Roma 20 gennaio 2017 - Stadio a Tor di Valle
Le quattro proposte alternative di Italia Nostra Roma coerenti con il Piano Regolatore Generale.
Sono intervenuti fra gli altri: Oreste Rutigliano e Mirella Belvisi vice presidenti di Italia Nostra Roma, Ferdinando Imposimato presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione e il prof. Ettore Maria Mazzola della University of Notre Dame
«Mentre le periferie sprofondano in un degrado senza fine e aumenta l’emergenza abitativa, l’unica preoccupazione sembra essere lo stadio della Roma. Dovevamo riportare la città nella piena legalità e trasparenza delle decisioni urbanistiche, invece si continua sulla strada dell’urbanistica contrattata, che come è noto ha provocato immensi danni a Roma. Era mia intenzione servire la città mettendo a disposizione competenze e idee. Prendo atto che sono venute a mancare tutte le condizioni per poter proseguire il mio lavoro. Ringrazio coloro che hanno collaborato con me e le tante persone che mi hanno sostenuto in questi mesi di duro impegno. Da questo momento le mie dimissioni sono irrevocabili».
di Vezio De Lucia pubblicato su il manifesto10 febbraio 2017
«Questione romana. Il virus del trasformismo sembra aver contagiato i grillini»
L’imprudenza di Paolo Berdini non può trasformarsi in un viatico per l’approvazione dello Stadio. Il progetto che va sotto il nome Stadio della Roma è forse la più grossa speculazione fondiaria tentata a Roma dopo l’Unità d’Italia.
La quinta seduta della Conferenza dei Servizi sul progetto dello stadio della Roma ha votato la sospensione a decorrere da oggi per 30 giorni.
Il sit in dei comitati che ne chiedono la decadenza.
"Programma urgente per l'attuazione della Costituzione"
Roma 22 Gennaio 2017
In questi ultimi anni sono nate associazioni, aggregazioni, formazioni, gruppi, partiti che hanno già sviluppato un percorso importante, di consapevolezza e approfondimento, di azione e di informazione. Nell'ultimo anno è partita, tra le altre, un'azione di aggregazione attorno al minimo comun denominatore dell'attuazione della Costituzione, che ha fortemente lavorato anche per la fondamentale battaglia in difesa della nostra Carta, in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre.
Assemblea Nazionale dei Comitati territoriali del No
Roma 21 gennaio 2017 - Spin Time Labs
Dopo la vittoria del Referendum del 4 dicembre 2016 i Comitati restano in campo per attuare la Costituzione