Le emissioni prodotte dal trasporto marittimo, incidono in misura del 2 / 3% sul totale del gas serra del mondo come l'anidride carbonica, contribuendo al riscaldamento globale e agli effetti meteorologici estremi.
Il trasporto marittimo, per merci o passeggeri è dunque una delle industrie più inquinanti del mondo: anidride solforosa, ossidi di azoto e particolato, sono in costante aumento.
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Roma Accademia dei Lincei 30 novembre 2018 giornata di studi per far ripartire i lavori della Commissione Rodotà.
Napoli ottobre 2017
Intervista di Luigi De Giacomo al Prof. Alberto Lucarelli - Ordinario Diritto Costituzionale Federico II di Napoli
NON E' PIU' TOLLERABILE
che i cittadini attendano inermi che i nostri massimi rappresentanti in seno al Parlamento si assumano la responsabilità di decisioni e atti inderogabili per la salvaguardia della qualità della vita, della salute, dell'ambiente, dei posti di lavoro;
NON E' PIU' TOLLERABILE
che si debbano continuare a sopportare le esalazioni moleste e insopportabili dentro od a ridosso dei centri urbani (la cosiddetta “puzza”) derivanti da impianti industriali di una vasta gamma (discariche - impianti di trattamento rifiuti grandi allevamenti zootecnici - industria chimica e petrolchimica);
18 Giugno 2017 - Roma - Teatro Brancaccio
Prima Assemblea Nazionale dopo l'appello di Anna Falcone e Tomaso Montanari:
"Perché una sinistra di popolo non può che rinascere dal popolo.
Invitiamo a riunirsi a Roma il prossimo 18 giugno tutti coloro che si riconoscono in questi valori, e vogliono avviare insieme questo processo"
Festa della Costituzione organizzata dal Comitato per il No
Roma - Città dell'Altra Economia
Venerdì 14 ottobre 2016
Dibattito su:
Riforma, grandi opere, tutela del territorio e sanità
partecipano: Paolo Berdini, Giulia Sarti, Claudio De Fiores, Anna Falcone,
Walter Tocci, Pancho Pardi, modera: Ilaria Bonaccorsi (direttrice Left)
di Adriana Spera, pubblicato su IlFoglietto il 10 Marzo 2016
Uccisa, ua settimana fa, con quattro colpi di pistola, mentre dormiva nella sua casa di Esperanza Intibucà, Berta Caceres, l'ecologista indigena honduregna nota per le sue battaglie a difesa dell'ambiente.
di Gianfranco Amendola pubblicato su Il Fatto Quotidiano l' 8 gennaio 2016
Mentre, a fine anno, l’Italia soffocava nello smog, il governo, zitto zitto, che ti ha fatto? Ha approvato un bel decreto legge Milleproroghe con cui ha prorogato di un anno, al 1 gennaio 2017, la entrata in vigore dei limiti stabiliti dall’Europa per le emissioni dei grandi impianti di combustione, i quali avevano già avuto ben 10 anni di tempo (dal 2006 al 1 gennaio 2016) per adeguarvisi.
Quindi, per almeno un altro anno – fino al prossimo Milleproroghe – la nostra salute sarà ancora “tutelata” con dei limiti che, da tempo, sono stati ripudiati in sede europea perché ritenuti troppo blandi.
di Serena Giannico pubblicato su Il Manifesto il 18 dicembre 2015
«Un autentico inganno. Gli emendamenti presentati dal governo alla legge di Stabilità 2016 ricalcano solo apparentemente i quesiti referendari. Essi, tra abrogazioni e aggiunte normative, mimetizzano e mascherano, in modo subdolo, il rilancio delle attività petrolifere in terraferma e in mare e persino entro le 12 miglia dalla costa». Il movimento No triv torna così all’attacco di Renzi, accusato di “barare”. E boccia le modifiche proposte dal suo esecutivo in materia di ricerca ed estrazione del petrolio. «I passaggi normativi del disegno governativo — scrivono in un documento i No triv — sono riassunti nell’abolizione del “Piano delle aree” (strumento di razionalizzazione delle attività oil & gas) e nella previsione di far salvi tutti i procedimenti collegati a “titoli abilitativi già rilasciati” — all’entrata in vigore della legge di Stabilità — “per la durata di vita utile del giacimento”».
di Bruno Ceccarelli
Sabato scorso al teatro Quirino di Roma si è tenuto il battesimo del nuovo Gruppo parlamentare Sinistra italiana. Una affollata partecipazione che all’entusiasmo, forse l’avvenimento lo avrebbe meritato, anteponeva una consapevolezza responsabile. Si aveva memoria di precedenti esperienze che si erano infrante. Spesso sugli scogli di egoismi di fazione o perché il progetto mancava del respiro politico necessario.