Roma 10 gennaio 2015 - Centro congressi Frentani - Assemblea dei territori di Azione Civile. La relazione introduttiva di Antonio Ingroia e gli interventi di: Giulia Rodano, Giusy Clarke Vanadia, Gian Luigi Ago, Sabrina Giancola, in collegamento skype Barbara Spinelli, Serena Cernecca, Romolo Rea, Nadia Cavalca, Florence Debray, Massimo Cerullo, in collegamento skype Argiris Panagopoulos, Rosalba Vitale, Antonello Falomi, Giuseppe Gallenti, Tiziano Grottolo, Alfredo Visconti, Antonio De Felice e Maurizio Sansone.
Gli interventi e le interviste dei parlamentari dell'Altra Europa con Tsipras: Barbara Spinelli - Eleonora Forenza - Curzio Maltese.
Ultimo video aggiunto 15/01/2015
di Rossana Rossanda pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 27/01/2015
CONTRO L’ORTODOSSIA
Nella storia francese, quel che è accaduto domenica in Grecia ha un nome: si chiama “divine surprise”. Il maggio 68 fu una divina sorpresa, e prima ancora – il termine fu coniato da Charles Maurras – l’ascesa al potere di Pétain. La storia inaspettatamente svolta, tutte le diagnosi della vigilia si disfano. Fino a ieri regnava l’ortodossia, il pensiero che non contempla devianze perché ritenuto l’unico giusto, diritto. L’incursione della sorpresa spezza l’ortodossia, apre spazi ad argomenti completamente diversi.
La vittoria di Alexis Tsipras torce la storia allo stesso modo. Non è detto che l’impossibile diventi possibile, che l’Europa cambi rotta e si ricostruisca su nuove basi.
Non avendo la maggioranza assoluta, Syriza dovrà patteggiare con forze non omogenee alla propria linea. Ma da oggi ogni discorso che si fa a Bruxelles, o a Berlino, a Roma, a Parigi, sarà esaminato alla luce di quel che chiede la maggioranza dei greci: una fondamentale metamorfosi – nel governo nazionale e in Europa – delle politiche anti-crisi, dei modi di negoziare e parlarsi tra Stati membri, delle abitudini cittadine a fidarsi o non fidarsi dell’Unione.
di Riccardo Chiari pubblicato su Il Manifesto il 17/01/2015
L'Altra Europa. L’addio di Cofferati emoziona i partecipanti. «E’ il punto di non ritorno tra Pd e mondo del lavoro»
Negli ampi spazi del Nuovo cinema Nosadella, esaurito in ogni ordine di posti per l’assemblea dell’Altra Europa con Tsipras, può succedere anche di trovare nel retrobottega il poster di un film uscito la scorsa estate. Dimenticabile (a partire dalla coppia di protagonisti Barrymore/Sandler) ma con un titolo piuttosto aderente agli sviluppi della giornata: «Insieme per forza». Anche per amore. «Per tutti noi — ricorda fra gli applausi Panos Lamprou di Syriza — il movimento contro la globalizzazione è stato un insegnamento. E siamo convinti che la sinistra italiana possa sorprendere ancora il mondo».
Di Barbara Spinelli pubblicato su sito personale il 14 gennaio 2015
Questo articolo sarà pubblicato sul quotidiano greco «I Avgi».
Se Syriza vince le elezioni del 25 gennaio, quel che sembrava impossibile potrebbe divenire possibile: un radicale cambiamento di rotta – non solo in Grecia ma nell’Unione europea – delle politiche anti-crisi, dei modi di negoziare e di parlarsi tra Stati membri, delle abitudini cittadine a fidarsi o non fidarsi dell’Unione. Fidarsi e ricominciare a sperare nell’Unione è oggi possibile solo in un’esperienza di lotta alla sua degenerazione liberista, alle sue tentazioni neonazionaliste e xenofobe, alla sua fuga dalla solidarietà: è quel che Alexis Tsipras promette.