Il nostro reportage video della Manifestazione nazionale del 10 novembre a Roma - Uniti e Solidali contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini
Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha organizzato, su iniziativa della Sen. Loredana De Petris, il 19 ottobre 2018 presso la Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro a Roma, un convegno dal titolo: "Immigrazione e sicurezza: un decreto pericoloso". Sono Intervenuti: Domenico Gallo (Coordinamento per la Democrazia Costituzionale); Sen. Loredana De Petris (Presidente Gruppo Misto al Senato); Luca Pacini (Responsabile Area Welfare ed immigrazione dell’ANCI); Riccardo De Vito (Presidente di Magistratura Democratica); On. Eleonora Forenza (Gue -Parlamento Europeo); Antonello Ciervo (ASGI nazionale); Valeria Carlini (Consiglio italiano rifugiati); Cesare Antetomaso (Associazione nazionale giuristi democratici).
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“Aveva implorato, offerto anche l’asina per un letto, niente. C’era solo una minuscola stalla dove c’era un bue. La bestia, almeno lei, accolse bene gli intrusi.”
(Erri De Luca,”In nome della madre”)
Milioni di esseri umani ogni giorno in ogni parte del mondo implorano salvezza dalle bombe, dalla violenza, dal terrore, dalla fame e dalla miseria. Migliaia di esseri umani cercano riparo per i loro figli, e offrono tutto quello che hanno per traversare mari, confini e fili spinati in cerca di accoglienza.
Non sono intrusi, non ci fanno paura. Ci fa paura la guerra, l’ingiustizia, lo sfruttamento, l’indifferenza, l’odio.
Il nostro diritto alla sicurezza e alla serenità sarà in pericolo fino a che lo stesso diritto verrà negato a qualcun altro. Non vogliamo vivere in una Europa e in un
mondo ingiusto, violento, razzista e antidemocratico.
Abbiamo tutti e tutte un’altra scelta: dichiariamo lo stato di solidarietà e opponiamoci alla cultura della paura
Mentre uno stato dopo l’altro nel continente europeo dichiara lo stato di emergenza, attivisti di tutta Europa dichiarano lo stato di solidarietà #stateofsolidarity e si oppongono alla politica della paura.
Gli attacchi a Parigi e a Beirut, Bamako e Tunisi, gli avvenimenti a Bruxelles e i fantasmi della guerra che si aggirano nei media e nella politica in Europa servono a imporre nuove strette ai confini, ad approvare leggi che criminalizzano la disobbedienza civile e la protesta, a vietare mobilitazioni per il clima, e a legittimare pratiche istituzionali razziste. Un maligno bisturi politico minaccia non solo di dividere ancora di più società e umanità, ma anche di tagliare la sua capacità di resistenza.
Il 17 novembre 2015 a Roma si è svolta una prima assemblea nazionale per lanciare un appello e una mobilitazione nazionale ed un piano d’azione delle organizzazioni sociali contro il terrorismo e la guerra, il razzismo e i predicatori d’odio.
Il 20 giugno 2015 a Roma si è svolta nei pressi del Colosseo, vicino all'arco di Costantino, in concomitanza con altre piazze europee la manifestazione Fermiamo la strage - World Refugee Day SALVARE VITE UMANE, PROTEGGERE LE PERSONE, NON I CONFINI!