Transform!Europa sta seguendo da tempo la definizione dei Beni Comuni e i movimenti sociali ad essa collegati. Un primo incontro si è tenuto a Parigi sul tema dei Bene Comuni anche come spazio della riappropriazione sociale.
In questo contesto si è deciso di aprire un terreno di riflessione proprio, sul tema dell’autogestione dei lavoratori delle fabbriche e dei luoghi di lavoro, che svilupperà un proprio percorso di analisi ed iniziativa.
Alla luce di ciò proponiamo un seminario che terremo a Roma il 12 e 13 giugno prossimo dal titolo: L’autogestione in Europa. Cambiare il lavoro, cambiare l'impresa e la produzione, promuovere i beni comuni, cambiare l'Europa.
L’appuntamento è promosso da transform! europa, transform! italia in collaborazione con il GUE, la fondazione Cercare Ancora, l’associazione Altramente e altre istituzioni in via di definizione.
Nel momento in cui in Europa avanza un processo di de-industrializzazione e delocalizzazione, la risposta di alcune forme di riappropriazione sociale riguarda proprio il settore manifatturiero con esperienze di autogestione diretta. Queste esperienze offrono lo spunto per ripensare al modello produttivo nel suo insieme. Cosa, Come e per Chi produrre sono le domande a cui queste esperienze possono dare risposte diverse. Come le esperienze attuali e del passato possono aiutarci a ridefinire il rapporto tra mezzi di produzione e operai, come queste sono inserite nel contesto sociale e politico a livello nazionale ed europeo. Ma anche come una nuova idea di movimento operaio. Proponiamo per questo una relazione di apertura di Fausto Bertinotti su questi temi.
Ci interessa quindi capire in che modo e in quale aspetto il mondo del lavoro, che è così strettamente legato al mercato e al sistema economico, possa entrare in contatto con la sfera della riappropriazione e quindi dei beni comuni, come ed in che misura è possibile definire una fabbrica uno spazio comune. In che misura è possibile trovare in queste una risposta alla ragione del mercato auto-regolatore. Per questo abbiamo chiesto a Pierre Dardot una relazione introduttiva su questi aspetti.
Non potevamo non includere nel seminario quello che è stato e forse ancora oggi è il movimento più forte su questo tema costituito dalla esperienza Argentina.
Per questo avremo una relazione di Claudio Tognonato Professore all’Università di Roma Tre di origine Argentina.
A questo faranno seguito delle relazioni sulle esperienze che a livello nazionale si sono prodotte in Europa a partire da un gruppo di Paesi e cioè Italia, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna. Su quali sono i problemi salienti che si trovano ad affrontare come ad esempio le forme di organizzazione interna, il rapporto con le questioni finanziarie, la relazione con i territori ecc.
Avere un approfondimento sugli aspetti istituzionali sia a livello nazionale che europeo sia di confronto con quanto avviene in America Latina. Ragionare su come rafforzare le reti esistenti, favorire la conoscenza delle esperienze, la loro estensione, il loro sostegno.
Approfondire il tema europeo in rapporto con il Parlamento Europeo. Abbiamo previsto per questo la presenza di parlamentari europei del Gue (Eleonora Forenza ha già confermato la sua presenza)
Quindi sarà lasciato spazio al dibattito aperto in modo da raccogliere e scambiare opinioni sui diversi aspetti della discussione.
Il seminario si propone quindi di fare incontrare persone, movimenti, centri studi e istituzioni universitarie, che a livello europeo sono interessati e coinvolti direttamente nella esperienza di fabbriche autogestite e recuperate. A rafforzare la dimensione europea avremo la presenza di rappresentanti di centri studi e organizzazioni dalla Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Portogallo.
Oltre a queste presenze estere, per quanto riguarda le esperienze delle fabbriche autogestite in Italia avremo una riflessione sui frutti della legge Marcora, insieme alla presenza dell'Università di Camerino. Saranno coinvolti anche sindacati e movimenti.
L’appuntamento ci consentirà di dedicare anche uno spazio di discussione sul lavoro di transform! europa su questi temi e sulla continuità del percorso, essendo già in calendario una prossima scadenza per ottobre.