Roma 14 novembre 2015
Manifestazione nazionale per chiedere, pretendere, dalle Istituzioni dello Stato di #rompereilsilenzio circa le sorti del PM Nino Di Matteo e della sua scorta. Un silenzio complice che determina l'isolamento istituzionale del PM più esposto e minacciato d'Italia, colui che è riferimento delle indagini nel processo trattativa stato-mafia celebrato a Palermo.
Le Istituzioni hanno taciuto qualunque parola di sostegno nei confronti del dottor Di Matteo. Gli stessi organi di informazione, tranne poche eccezioni, non hanno mai speso una sola parola o mandato in onda alcun servizio televisivo sui rischi che il Giudice Di Matteo e i ragazzi della sua scorta debbono affrontare ogni giorno.
Salvatore Borsellino con Movimento delle Agende Rosse e Scorta Civica Palermo
di Rossana Rossanda pubblicato su sbilanciamoci.info il 21/01/2015
L'introduzione dell’immunità per gli evasori fino al 3% dell’imponibile, misura che abbatterebbe la pena a Berlusconi, è passata senza troppi scandali, mentre forte è stato il clamore contro i vigili accordatisi per allungare illecitamente le festività di capodanno. Siamo il paese dei due pesi e due misure. E con un’idea bizzarra dell’etica pubblica e privata
Chi ha introdotto nell’ennesima legge dello stato l’immunità per gli evasori fino al 3 per cento dell’imponibile, misura assai discutibile che abbatterebbe la pena assegnata a Berlusconi? Nessuno, chissà come si è infilata nel testo di un distratto Padoan e nella lettura di un distratto Renzi; quanto agli uffici tecnici che lo hanno passato, devono aver pensato che era una misura da attendersi nella filosofia delle larghe intese.