di Pietro Perrino pubblicato su ILFoglietto del 22 luglio 2015
Nei miei precedenti interventi [1, 2, 3] ho evidenziato l’importanza della biodiversità, del tipo di agricoltura, dell’agroecosistema e dell’ambiente per prevenire e/o fronteggiare la patologia del Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo (CoDiRO) nel Salento. Tra i fattori ambientali responsabili ci sono le pratiche agronomiche ad alto impatto e l’uso dei cosiddetti fitofarmaci (insetticidi, pesticidi, erbicidi o diserbanti) contro i patogeni (batteri, funghi, virus, insetti) e le erbe che crescono negli oliveti, chiamate erroneamente “infestanti” o “malerbe”. Erroneamente perché in realtà si tratta di piante spontanee utili. Piante che svolgono un ruolo importante per l’agroecosistema e quindi per la buona salute degli oliveti.
di Pietro Perrino pubblicato su ILFoglietto del 23 giugno 2015
Il problema della patologia denominata “Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo” (CoDiRO) non deve essere risolto con l’abbattimento delle piante, ma con il ripristino di un’agricoltura sostenibile e/o a basso impatto ambientale, per i seguenti motivi.