Noi ci siamo arrabbiati perché questi dati, anche a noi noti da due anni, sono stati resi pubblici e in trasparenza diffusi in regione Campania non già attraverso il sito istituzionale dell’Arpa Campania, come logico e dovuto, ma, in data 30 dicembre 2015, attraverso il sito dell’Arpa Toscana! Arpa Toscana, pur dotata di un bilancio di esercizio pari alla metà di quello della Campania, svolge un servizio di trasparenza e di corretta informazione pubblica dei dati ambientali che, da solo, rende ragione della purtroppo enorme differenza in qualità di tutela dell’ambiente tra la regione Toscana e la regione Campania.
Noi campani, grazie soprattutto a Lei ed alla provincia di Salerno, abbiamo superato da tempo, in termini di percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, la regione Toscana, ma questo ha inciso ben poco sul problema roghi tossici e sul problema salute perché appunto essi non dipendono dai rifiuti urbani. Dire che i roghi sono fatti da generica “immondizia”, lasciando intendere urbana, equivale a dire che tutti noi non moriamo di cancro ma solo e tutti di “collasso cardiocircolatorio” perché si è sempre scritto così sui certificati di morte. Sono particolarmente addolorato e triste oggi nel prendere servizio presso il mio Istituto dei tumori.
Anche oggi saremo letteralmente “bombardati” dalle richieste di aiuto di pazienti sempre più giovani, e si continua anche oggi a non fare minima riflessione e a non dare il giusto peso a quel terribile dato Istat che abbiamo ricordato, davanti a Lei, al premier Renzi.
La forbice di anni di speranza di vita media perduta da ogni bambino che nasce oggi in Provincia di Napoli si è ulteriormente allargata a meno 3.6 anni di vita media perduta rispetto ad ogni bambino che nasce in provincia di Firenze. Il dato, come noi competenti tecnici sappiamo benissimo, è ultrasintetico ed omnicomprensivo, e certamente non racchiude solo lo scorretto smaltimento dei rifiuti innanzitutto industriali e tossici prodotti anche oggi in regime di evasione fiscale.
Esso include certamente anche la valanga incontrollata di polveri sottili, mortali e cancerogene come ormai certificato dalla comunità scientifica internazionale, che si abbatte ogni giorno su di noi e sui nostri figli anche per uno sviluppo disarmonico e incontrollato della città metropolitana per esempio anche dell’aereoporto di Capodichino.
Quello che mi addolora profondamente oggi, nella fiducia assoluta che abbiamo del suo eccezionale impegno quotidiano di governo, è vedere come il nostro grido di dolore e di avvertimento sul danno alla salute dei nostri figli da rifiuti ma anche per eccesso di polveri sottili da sviluppo incontrollato dell’unico aeroporto cittadino di Capodichino, abbia risalto e possa avere conseguenze gestionali efficaci a soluzione non già perché concausa importante dell’eccesso di cancro e di tumori anche infantili che Iss registra per esempio a Casalnuovo, prosecuzione diretta della linea di atterraggio e decollo della pista cittadina, ma perché mettono a rischio, facendoli tremare, i quadri e le porcellane della nostra meravigliosa pinacoteca di Capodimonte, come oggi dichiara il neo direttore del Museo in una intervista.
Questo aggiunge ulteriore dolore al nostro dolore: abbiamo suscitato più risposte dal governo nazionale perché abbiamo messo a rischio le pummarole, “offese” da Padre Maurizio sull’altare della Chiesa di Caivano, da sempre già garantite dagli esperti agronomi dei camorristi che tombavano profondo proprio per garantirsi pummarole pulite in superficie, come anni fa spiegavo al compianto magistrato Federico Bisceglia.
Il tombamento profondo di rifiuti tossici nelle nostre discariche occulte ha però, come ovvia conseguenza, la infinita difficoltà di potere procedere a bonifiche concrete ed efficaci di quelle discariche fuori norma con rifiuti tossici tombati in profondità che garantiscono pummarole pulite in superficie. So bene che questo è purtroppo oggi parte prioritaria del suo eccezionale, e da noi apprezzato, impegno quotidiano di Governo. Come le abbiamo ricordato e come io vivo ogni giorno nel mio Istituto e facendo compagnia e supporto alle nostre “mamme delle cartoline” il nostro dolore, da cittadini italiani, è di sentirci meno importanti delle pummarole e oggi anche dei preziosi quadri e porcellane di Capodimonte.
Per lenire il nostro dolore, se un impegno a soluzione ci deve essere, che esso parta dalle esigenze di tutela della salute dei nostri figli prima che dalla giusta tutela delle pummarole e dei quadri di Capodimonte. Noi abbiamo speranza, io ho certezza, che Lei sia in grado di offrire quelle risposte concrete che, uniche e sole, possono lenire il dolore di chi anche oggi avrà la sventura di venire al Pascale.
Restituisca dignità e speranza al nostro popolo umiliato e offeso ogni giorno anche per la mancata pubblica e trasparente diffusione locale di dati vecchi come appunto quelli correttamente prodotti dall’Istituto Superiore di Sanità. Ci aiuti a lenire il nostro dolore con la sua azione di governo decisa e concreta ma anche facendoci sentire un poco più importanti delle pummarole e delle nostre meravigliose ceramiche di Capodimonte. Da Medici il nostro lavoro più difficile qui al Pascale è quello di non dire mai bugie ai nostri pazienti, ma anche di non togliere mai loro la speranza di guarire.